Ciro Immobile ha girato tante corti tardando a trovare la sua fissa dimora calcistica, tutte le strade però portano a Roma….
Da Pescara abbracciando la Serie A col Genoa, qualcosa però non va e l’attaccante di Torre Annunziata si sposta ancora più al Nord, Torino.
Con i granata si laurea capocannoniere, ma neanche questa è casa, c’è bisogno di espatriare alla volta di Dortmund, buono stipendio, si gioca in Champions, torniamo però sempre sullo stesso punto già toccato: qualcosa stride.
Sarà che l’aria spagnola soleggiata sia meglio di quella più fredda tedesca? Tentar non nuoce ed ecco l’arrivo di Ciro nella bella Siviglia.
Ridente capitale della regione dell’Andalusia, nel Sud della Spagna, madre patria del Flamenco, tra paella e sangria però, l’ambiente caloroso non contagia Immobile ed un giorno di gennaio, ritorna a Torino.
La stagione si chiude con tanti dubbi intorno a lui e gli addetti ai lavori si chiedono se l’esplosione del 2013 non sia stata una questione di mera fortuna.
Al Siviglia non sanno che farne di lui, arriva così Igli Tare, l’offerta è bassina ma è sempre meglio di niente. I laziali che dicono? I laziali borbottano tra radio e web, c’è chi spalanca le braccia e chi è nella morsa dello scetticismo: ma non costa troppo poco per essere buono?
Eppure Ciro sorride, segna 26 reti, i pregressi storici però, spesso ci hanno insegnato che esiste un’altissima probabilità che poi uno al secondo anno cala i ritmi e non sorride più.
Sfatato il tabù: Ciro non solo si riconferma, ma fa meglio della stagione precedente, trova finalmente i suoi tifosi, la sua curva, la sua casa. Trova i suoi compagni, il suo mister, l’umiltà di Leiva, il talento di Anderson, le capacità di Alberto, Milinkovic-Savic…. Le stelle si sono finalmente allineate.
Il disegno perfetto porta ad un solo epilogo: rinnovo.
Tare e Lotito non vogliono correre rischi e presto concretizzeranno un ritocco all’ingaggio, 3 mln più bonus, praticamente il calciatore più pagato nella rosa.
Contratto fino al 2021, uno stipendio da top player, possiamo dire che Ciro adesso ha la sua “fissa dimora”.